Un’Italia più verde si consolida, con 1.300 nuove immatricolazioni dopo un mese dell’entrata in vigore dell’Eco bonus ci si può ritenere soddisfatti.
Si è atteso a lungo eppure finalmente la piattaforma ecobonus.mise.gov.it è on-line. L’Italia nel mese scorso ha registrato un +355,9%, se compariamo allo stesso mese del 2018. L’Unrae ha pubblicato la notizia che si accompagna alle 2.350 auto vendute, doppio rispetto all’anno passato.
In compagnia delle Ibride
Anche in casa Ibride, l’elettrica che emette tra 0 e 20 g/km di CO2, è andata davvero bene. Ottime le vendite grazie ai grandi incentivi, parliamo di 4000 euro pronti a diventare 6.000 quando si rottama la vecchia auto. Altre verdi amiche, le ibride plug-in e le range extender con il motore termico a bordo per generare energia in caso di necessità, sono giunte alle 471 unità. Sorpassiamo così il 150% arrivando dopo i primi quattro mesi a 1.500, quindi un benvenuto +39%.
Per un numero totale siamo sul +30% rispetto a un anno fa ottima notizia per il nostro ambiente.
Siamo andati a curiosare, non potevamo mancare di chiederci quale sia stata la classifica delle più vendute auto elettriche, quelle che a voi piacciono di più.
Ecco allora la Top Ten dal Web:
1 Renault Zoe
2 Tesla Model
3 Nissan Leaf
4 smart EQ Fortwo
5 BMW i3
6 smart EQ Forfour
7 Jaguar I-Pace
8 Tesla Model S
9 Hyundai Kona
10 Tesla Model X
E la vostra nuova ibrida fa parte della top ten? Forse! In qualsiasi caso, avete fatto un investimento importante e responsabile. Proteggete quindi la vostra nuova ibrida con i coprisedili su misura in grado di mantenerla come il primo giorno. Per chi poi voglia essere sicuro di avere il massimo della protezione non esitate con i tappetini auto anch’essi su misura perfetta della vostra nuova ibrida.
Una protezione che ripaga nel tempo, evita di svalutare il valore complessivo della vostra auto e rende la manutenzione semplice!
Aumentano le ibride e il CO2?
Ci si aspettava qualcosa di meglio, sempre sui dati dell’Unrae, la media ponderata di CO2 nel mese di aprile è curiosamente aumentata e non di pochissimo, passando dai 112,8 g/km registrata nell’aprile 2018 a 118,9 g/km.
L’incremento del 5,4% che diventa del 6,5%, ci lascia sbalorditi e incuriositi. La risposta è tristemente semplice, i motori Diesel hanno perso enormemente nelle vendite, circa 20mila unità, la quota nel mercato è calata di ben 10 punti. Sperando quindi che con incentivi, bonus e buon senso si arrivi a ridurre emissioni che preoccupano nelle nostre città.